Lug 06

Accessibilità balneare inclusiva 4A (for-all) – post Covid19

Il progetto ha come obiettivo principale recuperare e rafforzare la rete e le relazioni sociali nonché sviluppare nuove modalità organizzative e relazionali tra pubblico, privato e Terzo settore mediante  lo sviluppo della cultura della salute e della prevenzione della popolazione in generale, con un particolare riguardo ed attenzione verso le persone più fragili, anziane, con disabilità fisiche, sensoriali ed intellettive, specialmente nello spettro autistico, rendendo le spiagge a libera fruizione nella stagione estiva, più inclusive e sicure, anticipando così situazioni di fragilità e di bisogno, determinate anche dalla situazione di emergenza per la pandemia  post COVID-19 che possano coinvolgere fasce di popolazione particolarmente esposte.

Il progetto intende quindi operare principalmente su n. 4 direttrici mediante le seguenti azioni:

  • 1) Realizzare, in accordo con l’ente pubblico, all’ingresso delle spiagge libere punti informativi stabili sui comportamenti da adottare nella fruizione degli spazi (distanziamento sociale, uso dei DPI, utilizzo corretto dei percorsi verso il mare, comportamento in acqua).
  • 2) Formare il proprio personale volontario e gli assistenti bagnanti (bagnini addetti al salvataggio) ad un corretto approccio nei confronti di persone con disabilità intellettive e dello spettro autistico, al fine di costruire una buona relazione ed empatia necessaria ad una maggiore efficacia nella trasmissione delle informazioni ed istruzioni durante la loro permanenza sia in spiaggia che in acqua e un corretto ed efficace intervento in caso di necessità o di soccorso.
  • 3) Gestire e presidiare, durante tutta la stagione balneare, spazi appositamente riservati o dedicati a categorie di persone fragili (anziani non autosufficienti, persone con disabilità fisiche, sensoriali, intellettive e dello spettro autistico) facilmente individuabili e monitorabili in caso di necessità.
  • 4) Attività di sorveglianza e monitoraggio, mediante pattugliamenti delle spiagge libere, al fine di prevenire comportamenti difformi dalle prescrizioni anti Covid19 da parte dei bagnanti in generale, con una attenzione rivolta soprattutto ai giovani che necessitano maggiormente di sollecitazioni al rispetto delle regole, in coordinamento con la Polizia Locale e la Capitaneria di Porto in quanto organi di polizia preposti.

Il partner principale del progetto, che è anche co-finanziatore dell’iniziativa, è il Comune di Lignano Sabbiadoro con il quale l’associazione ha già stipulato una apposita convenzione. Oltre al Comune, in virtù delle competenze istituzionali assegnate loro, l’associazione, nell’attuazione del progetto, opererà in stretta collaborazione con le forze dell’ordine preposte, per l’eventuale loro coinvolgimento in situazioni di necessità , oltre con altri soggetti pubblici e privati cui compete la prevenzione e la sicurezza sanitaria per le eventuali situazioni di emergenza che dovessero riscontrarsi nei confronti di persone fragili, durante le operazioni di pattugliamento e monitoraggio.

Il progetto rappresenta un  modello che soddisfa i bisogni sociali che sono stati intercettati sul campo nella passata stagione, risultando una risposta  più efficace delle alternative esistenti (rinunciare a frequentare una spiaggia affollata o poco sicura, oppure recarsi in uno stabilimento maggiormente attrezzato ma a pagamento) e allo stesso tempo crea nuove relazioni e nuove collaborazioni, accrescendo le possibilità di azione per tutta la comunità di riferimento, promuovendo l’inclusione sociale e l’auto muto aiuto  anche in contesti non convenzionali. E’ la prima risposta di questo tipo attuata nel territorio della regione FVG. Altre località balneari, quali Grado, e Trieste, non hanno egualmente attivato nella scorsa stagione iniziative di sorveglianza e monitoraggio dei comportamenti della popolazione nel contesto balneare durante l’emergenza COVID19. L’iniziativa qui proposta rappresenta sicuramente un’innovazione che potrebbe essere estesa, dopo la sua sperimentazione, anche in altre realtà del territorio regionale, mediante il coinvolgimento di altre associazioni specializzate in questo tipo di attività e con il coinvolgimento degli enti locali.

Azzano Decimo  24 febbraio 2021

Il progetto “Accessibilità balneare inclusiva 4A (for all) post Covid19” è finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali ai sensi degli artt. 72 e 73 del d.lgs. 117/2017 – Codice del Terzo Settore

VADEMECUM PER IL SOCCORRITORE

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